Come è nato il PREMIO LILT per la Fotografia Contemporanea
EXPLORATIONS
BEYOND THE BORDERS
edited by Azzurra Immediato
Exploration | Beyond the Borders incontra l'artista Anica Huck, ospite di Curva Pura con il progetto Outermost Region, a cura di Nicoletta Provenzano.
HERBARIUM. I fiori sono rimasti rosa. Alessandra Calò & Lavinia Turra: arte e moda oltre il tempo
HERBARIUM. I fiori sono rimasti rosa. Alessandra Calò per Maison laviniaturra, Bologna.
©Photo & Courtesy l'artista
Il Festival L'importanza di essere piccoli, ideato e organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale SassiScritti si trasforma: non solo incontri pubblici, ma anche residenza artistica e luogo di confronto
Tre artiste, tre ricerche, tre visioni, una mostra. Fino al 9 ottobre il dialogo attuato da Elena Bellantoni, Arianna De Nicola e Delphine Valli negli spazi di Curva Pura, a Roma, a cura di Nicoletta Provenzano
Explorations - Beyond the Borders questo mese compie un viaggio differente, oserei direi personale e all'interno di quei confini che hanno a che fare con la genetica e le parentele. Non sono solita sbandierare né amicizie né affezioni nell'alveo del mondo artistico, poiché esso, tra le sue affascinanti trame nasconde, neppure troppo...
edited by Ottica Contemporanea
Dal 13 maggio al 30 settembre 2022 il Palazzo Senza Tempo di Peccioli (PI) ospita la mostra "Tutte le guerre. Fotografie 1998-2019" di Franco Pagetti, uno dei più autorevoli fotoreporter internazionali. La mostra è stata inaugurata nell'ambito della kermesse Pensavo Peccioli, curata da Luca Sofri, che nel testo di presentazione scrive: "L'invasione...
Traslazione è il concetto principe mediante cui Elio Castellana ha immaginato di dar vita ad un mondo surreale eppure costruito su una continua stratificazione mnestica che, attraverso la fotografia, ha delineato una nuova perimetrazione negli spazi di 16 Civico di Pescara, sotto l'attenta e meticolosa egida della curatrice Nicoletta Provenzano.
"In una evocazione di oggetti testimoniali, parte di un vissuto quotidiano, riattualizzato in un rapporto di reciproca rispondenza o di dialettica opposizione sintattica, lo spazio viene tracciato da Gian Maria Marcaccini come habitat post-apocalittico, come luogo di rifugio e soglia da varcare per entrare nelle maglie di un sopravvivere liminale.