NY
JAZZ STORIES - di Andrea Boccalini
a
cura di Emilio D'Itri
Eugene
Smith all'apice della sua carriera nel 1957 si ritirò a vivere in
un loft all'821 della Sixth Avenue nel quartiere dei fiori di
NewYork, un quartiere povero, dove negli scantinati i jazzisti più
importanti dell'epoca si incontravano per delle jam session che,
oltre ad essere eventi musicali, mettevano in musica le istanze
sociali e politiche dell'America di quei tempi.
Eugene Smith
scattò in quasi nove anni 40 000 immagini. Dai grandi musicisti come
Monk, Rollins e molti altri si passa a migliaia di immagini che Smith
scattò direttamente dalla finestra riprendendo le attività di
quella via frenetica e ai margini. Registrò anche 4000 ore di musica
perché Smith era certo che l'anima più profonda degli Stati Uniti
si rivelasse visivamente nel ritmo di quel quartiere popolare, e
visivamente attraverso il ritmo del jazz.
Ne nacque un'opera
geniale e complessa "jazz loft project".
Andrea
Boccalini ha trascorso circa due anni a New York e coadiuvato dal
giornalista Enzo Capua ha compiuto un viaggio musicale e umano
straordinario. Nonostante fotografasse il jazz già da tempo, gli ha
fatto scoprire l'essenza di questa musica e dei suoi musicisti più
importanti, lontani dai palchi dove siamo abituati a vederli.
Ed
ha capito, in questa stagione per lui fondamentale come, sebbene le
istanze siano cambiate, il jazz - che lo si suoni nei club, nelle
strade e nelle jam session - sia ancora la musica che riveli più di
tutte l'identità di questa città, come si rivela essere la
colonna sonora dell'America che sogniamo e che vorremmo fosse.
Andrea
Boccalini,
ha iniziato la propria attività da professionista con il reportage
lavorando in diversi progetti in Guatemala. Dopo il reportage è
subentrata la passione per la per la ritrattistica, che insieme alla
passione per il jazz lo ha condotto a scattare le immagini di oltre
200 dischi e a collaborare con alcuni degli artisti più importanti
del panorama jazz mondiale. Il readers pool di Jazzit lo ha decretato
per sei anni consecutivi miglior fotografo jazz italiano.
Negli
ultimi anni ha collaborato con riviste nazionali e internazionali
(New York Times, New York Post, Jazztimes, Downbeat, Rolling Stones,
Musica Jazz e molte altre.)
Da anni segue con la fotografia
storie ai margini, riportando al centro la dignità delle persone che
vivono in contesti periferici, periferia urbana e periferia
sociale.
Docente della Leica Akademie. E' stato ospite con
Workshop, seminari e mostre di alcuni tra i più importanti festival
di fotografia. E' stato il primo fotografo coinvolto nel progetto
arte nelle scuole per la fondazione MAXXI.
Consulente
scientifico per le ultime tre stagioni del programma di di Sky Arte
"Master of Photography".
Ha illustrato l'ultimo numero
del libro "The passenger" dedicato a Roma.
Info
Mostra
Dall'11
novembre al 3 dicembre 2021
via Giuseppe Libetta, 1
orari
visite
dal lun- al ven.
dalle 10 alle 13 e dalle 15.30 alle
19
Ingresso gratuito