RUGGERO ROSFER. Renaissance

Fabbrica Eos di Milano presenta, dal 13 ottobre al 12 novembre 2022, nella sede di viale Pasubio (angolo via Bonnet), la mostra "Renaissance" di Ruggero Rosfer, artista visivo proveniente dal mondo della fotografia di moda, che attraverso una rappresentazione simbolica del corpo femminile indaga aspetti socio-culturali contemporanei. Curata da Benedetta Donato, la personale sarà inaugurata giovedì 13 ottobre a partire dalle ore 18.30.
Ruggero Rosfer nasce a Milano nel 1969. Dopo il diploma di maturità artistica, frequenta la Facoltà di Architettura presso il Politecnico di Milano. Nel 1996 si trasferisce a Londra e inizia a lavorare come fotografo di moda, collaborando con diverse testate inglesi ed italiane. Nel 2005 viene chiamato come fotografo di scena sul set de "Il Mercante di Venezia", per la regia di Michael Radford, dove ritrae Al Pacino, Jeremy Irons e Joseph Fiennes. Il lavoro viene pubblicato in esclusiva da "Vanity Fair Italia". Lo stesso anno si trasferisce a Pechino, iniziando una serie di collaborazioni, tra cui si ricordano quella con il giornalista Fabio Cavalera per alcuni reportage pubblicati dal "Corriere della Sera" e altre con testate cinesi di moda, quali "Vogue", "L'Officiel" e "Marie Claire". Gli vengono inoltre affidati i ritratti dei campioni olimpici cinesi, chiamati a partecipare alle Olimpiadi di Pechino del 2009. Nel 2006 prende avvio un profondo sodalizio con l'artista cinese Shaokun, dal quale nascono progetti unici, in cui la fotografia raffinata di Rosfer si fonde perfettamente con la magistrale pittura ed incisione di Shaokun. I lavori firmati dal duo di artisti vengono presentati in anteprima mondiale nel 2008 presso la galleria milanese Fabbrica Eos di Giancarlo Pedrazzini. In quel periodo, Rosfer realizza la campagna sociale per "Telefono Donna" contro la violenza sulle donne. Divenuta oggetto di un controverso dibattito perché ritenuta un'immagine choc, la campagna viene censurata dalle istituzioni, nonostante gli apprezzamenti da parte del pubblico femminile. I manifesti censurati, numerati e firmati dall'artista, vengono successivamente esposti nella galleria Fabbrica Eos e il ricavato delle vendite devoluto all'Associazione "Telefono Donna", che aveva commissionato la campagna. Dalla fotografia originale nasce l'opera intitolata "Senza parole". Nel 2012 viaggia in India per alcuni mesi, dove fotografa il Paese, attraverso le sue diverse caste sociali. Protagoniste del reportage sono le famiglie: da quelle nobili dei Maharaja a quelle più umili della comunità degli intoccabili, per restituire una visione della dignità umana. A Jaipur nasce il lavoro "Free to dream", composto da fotografie e una video installazione ed esposto nel 2014 durante la personale presso Fabbrica Eos. Negli anni firma diverse campagne pubblicitarie di successo: nel 2013 è autore della comunicazione di bellezza per l'azienda Bionike Italia; dal 2016 lavora con l'agenzia Sportwide per alcune campagne sociali promosse dall'UNHCR - Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati, che vedono coinvolti quali testimonial d'eccezione personaggi del mondo dello sport come Gianluca Vialli, Demetrio Albertini e molti altri. L'attitudine poliedrica di Rosfer lo porta a spaziare con la sua arte dal cinema alla musica. Spesso regista di spot pubblicitari, è inoltre autore della cover del singolo "Generazione", interpretato dal cantante Francesco Tricarico. Il suo ultimo lavoro, "Renaissance", composto da una serie di 15 fotografie e una scultura, è stato realizzato a Carrara, terra di cave e laboratori dedicati alla lavorazione del marmo. Attualmente vive e lavora a Milano.
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