Verso un altro mondo 2022 | La cultura delle aree interne

30.09.2022

Il Festival L'importanza di essere piccoli, ideato e organizzato dall'Associazione di Promozione Sociale SassiScritti si trasforma: non solo incontri pubblici, ma anche residenza artistica e luogo di confronto 

Explorations - Beyond the Borders si muove dai confini metropolitani di Bologna per raggiungere l'entroterra appenninico che, nei giorni dal 6 al 9 ottobre - già da diversi anni - si libera dei clichés e delle sovrastrutture che abitano l'idea delle aree interne quali luoghi mitici da visitare come si fa con i parchi a tema per mostrarsi nella sua reale identità, quella composita e composta da luoghi di natura, da comunità con Storia e storie differenti, da architetture che hanno segnato i secoli. Ciò avvieniva con il festival L'importanza di essere piccoli, ideato dall'Associazione Sassiscritti che, oggi, ha rimodulato la propria visione ed insieme ad altre realtà, tra cui Arci Bologna, torna a ragionare sul valore intrinseco della zona appenninica bolognese seguendo un trend inverso rispetto al turismo veloce - e spesso cieco - che negli ultimi anni queste zone hanno vissuto.  

Verso un altro mondo, questo il titolo dell'evoluzione del progetto, si svolgerà dal 6 al 9 ottobre nell'Appennino bolognese e farà incontrare artisti e pensatori provenienti da molteplici ambiti disciplinari, per dialogare sul tema dell'andare "verso" e per riflettere su quale sia "l'altro" mondo possibile.

La cultura è strumento capitale per scoprire, comprendere, ri_abitare  luoghi e conoscere le popolazioni - sentimento che Arci Bologna porta avanti da sempre - e il tema della aree interne, come sostenuto da Rossella Vigneri in occasione della conferenza stampa di presentazione del 29 settembre scorso a Bologna, esprime la volontà di sviluppare e condividere messaggi lontani dalle convezioni per rigenerare il valore umano delle comunità locali, attraverso la cultura. Già, perché come affermato da Maurizio Fabbri, sindaco di Castiglione dei Pepoli, è necessario uscire dal concetto di 'borgo', una narrazione spesso colma di sovrastrutture priva di contenuti - o adatti alla costruzione di pacchetti turistici non in grado di far comprendere la visione di Appennino -  per dirigersi verso l'Appennino come nuova frontiera di transizione ma, soprattutto, luogo con una identità ben radicata e vissuta dalle comunità autoctone. 

I borghi sono pochi, i paesi sono tanti e vanno vissuti.

Ed è per questo e molti altri motivi che Sassiscritti si trasforma, rimodulando la propria proposta e il proprio legame con il territorio. Alessandro Borri, direttore del festival ha sottolineato quanto fosse necessario fare qualcosa, non espandendo il raggio d'azione del festival ma ribadendo il concetto dell'importanza di essere piccoli e di ritrovare il senso più intimo del vivere il territorio delle arre interne, di luoghi e comunità come quella di Castiglione dei Pepoli, Grizzana Morandi o Camugnano

Come si evince dal programma che si svolgerà dal 6 al 9 ottobre, Verso un altro mondo, si è evoluto secondo i prodromi di eventi minori ma coinvolgenti, dove il pubblico si trasforma in parte integrante degli appuntamenti che andranno vissuti e non solo più osservati, appuntamenti che saranno dialogo con la comunità, condivisione di esperienze, racconti, visioni, veri incontri di sinergie portati avanti grazie all'apporto di artisti e figure chiave del festival ma anche e soprattutto dalle persone.

Appare chiaro, pertanto, ciò che nel comunicato è definito come il punto nodale del festival: l'idea di cammino collettivo, visione da costruire con le persone. Come? Attraverso l'interrogare l'altro e l'interrogarsi, per costruire rimettendo al centro la persona che agisce e abita un luogo. Così sono nate le 5DOMANDE che saranno al centro dell'azione portata avanti da Teatro dei Venti, azione anticipata da Stefano Té come 'pratica che guarda al centro ma radicata ai margini, sorprendentemente'. 

All'interazione diretta faranno eco momenti di ritiro tra gli artisti secondo un ritmo peculiare: 

Partendo da quello che si ha intorno e dentro, vogliamo sperimentare possibilità diverse di condivisione, portando nuovi occhi, nuove parole, nuove voci. Rimettere al centro del nostro discorso personale i luoghi di nascita o di vita, i luoghi scelti o subiti, con tutte le loro difficoltà e la loro bellezza, per conoscere meglio la realtà attraverso percorsi artistici. E indagare le possibilità dell'arte e della cultura quali alleate per chi abita ai margini e per chi è in cerca costante della propria comunità, qualcosa che si costruisce insieme giorno per giorno.

Verso un nuovo mondo sarà, dunque, una avventura nuova accompagnata dall'organettista Alessandro D'Alessandro, gli studiosi di aree interne Antonio De Rossi e Laura Mascino, il musicista Carlo Maver, la poetessa Ida Travi, l'Atelier di arti espressive MUTAFORMA e le compagnie teatrali Teatro dei Venti e Teatro Patalò. Come sempre affiancati dalla poetessa Azzurra D'Agostino, l'educatrice, formatrice teatrale e performer Cecilia Lattari, la fotografa Beatrice Bruni e il videomaker Andrea Montagnani

E sarà, in particolare, un'occasione imperdibile per ri_conoscere l'Appennino e il suo essere speciale e scoprire poco al di là dei nostri confini un universo inusitato.



Verso un altro mondo è un progetto di SassiScritti APS sostenuto da Arci Bologna, con il supporto di:
Regione Emilia Romagna, Bologna Estate, Città Metropolitana di Bologna, Unione dei comuni dell'Appennino Bolognese, Comune di Castiglione dei Pepoli, Comune di Camugnano, Comune di Grizzana Morandi, BCC Felsinea, Crinali22 e Polimero.

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